Un altro anno di omofobia

Anche stendendo un velo pietoso sul razzismo del Ministro Bindi che decide quali famiglie escludere pure da un semplice convegno, sugli slogan sentiti all’osceno Family Day e sulle dichiarazioni sconcertanti dei suoi promotori e sostenitori, sulle ultime uscite di Betori (ma chi cazzo è Betori? perchè va su tutti i tg? hanno interesse pubblico i suoi deliri pronunciati a messa? domani di quale parroco trasmetteranno l’omelia?) e sulla consueta spazzatura che trabocca dalla bocca di gente come Calderoli e Castelli, il Bollettino Omofobia comprende solo in questi ultimi giorni:
homophobia
– una nuova aggressione a una coppia gay per strada a Torre del Lago (l’inaugurazione della stagione estiva?);
– l’ex presidente di Arcigay Pistoia che si vede recapitare volantini intimidatori sotto casa;
– il presidentedi Arcigay Milano picchiato e minacciato in pizzeria.

E il ricordo della storia del povero Matteo è ancora fresco, non solo a Torino (mentre nelle scuole italiane si continuano a prendere botte e insulti con motivazioni omofobe, senza che il Ministero dell’Istruzione ritenga necessario l’avvio di alcuna campagna di sensibilizzazione in materia – ah già, il ministro è Fioroni).
E quello delle scritte "Froci al muro" alla Babele, pure.

E quindi, di nuovo, siamo qui a ricordare la Giornata Mondiale contro l’Omofobia.
Consapevoli che in Italia la maggior parte delle persone accetta lo status quo o lavora affinchè le cose non cambino mai, date un’occhiata all’elenco completo delle iniziative di testimonianza previste in tutta Italia.
Fiaccolate (come ad esempio a Firenze, ritrovo alle 20.30 in piazza Signoria), dibattiti, aperitivi, proiezioni di documentari e altro.

Sarà anche solo una data simbolica (il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellava l’omosessualità dall’elenco delle malattie, dimenticandosi di avvertire la Binetti), ma presenziare a qualcuna di queste iniziative, per chi può, sarebbe bello, utile e civile.

Del resto, pare che a favore di questa minoranza nessun governo in Italia sosterrà mai alcuna legge: restano solo le iniziative simboliche, forse.

6 Responses to Un altro anno di omofobia

  1. praticomondo says:

    Non esiste nessun clima maccartista contro i gay tuttavia, come al solito, le anime belle del relativismo e del buonismo

    peloso,alzano le barricate e sfoggiano tutto l’armamentario classico del conformismo e dei luoghi comuni.Tutta questa

    “partecipazione”si risove cosi nell’ennesima manipolazione culturale che confonde la maggioranza con la minoranza ,il diritto con

    il privilegio,la giustizia con il giustizialismo,i doveri con il martirio.Questo caos intellettuale finisce per emarginare molte spinte
    innovatrici della società e della politica ,penalizzando gli interessi di tutti i cittadini.La sinistra ,cattiva paladina di tale ambigua

    partecipazione, continua ad occultare la sua storia reale, pregna del sangue delle minoranze ,versato in nome del futuro del

    partito come unico difensore di una maggioranza omogenea ed asservita alla feroce utopia.Cosi come in altre funeste dittature

    ,nei regimi comunisti si è versato il sangue degli innocenti oppure si sono spezzate le loro vite e tra queste anche le vite degli

    omosessuali .
    Quando la sinistra mostra tutta la sua incapacità a governare il Paese,quando inevitalbimente finisce per scontentare tutti ,ecco

    che allora spinge su temi ideologici e tematiche sociali che utilizza come veri e propri salvagenti del consenso elettorale.Purtroppo

    le sue ricette sono vecchie e fallaci,fuori del tempo e non riescono neanche nell’effetto anestesizzante desiderato,anzi

    amplificano la sua inadeguatezza a comprendere i fenomeni di cambiamento.
    Salta fuori il coraggio laico che ha il solo sapore dell’anticlericalismo social-fascista dei primi del ‘900.Salta fuori la storiella

    dell’omofobia avanzante quando basta accendere la TV e vedere tutti i ruoli positivi,rassicuranti che nei reality e nella fiction

    vengono assegnati ad omosessuali dichiarati,basta vedere la pubblicità dove imperano le famiglie allargate,non tradizionali.Allora

    dov’è lo spregio alle minoranze ?Ve lo dico ,cari lettori ,qualunque siano i vostri orizzonti sessuali,religiosi o sociali, le

    minoranze,intese come sostanza sociale, sono manipolate e strumentalizzate ai fini di un mero conteggio elettorale ,una specie di

    freddo e cinico Monopoli dove tutti tradiscono tutti,con il solo scopo di assicurarsi la poltrona ed il potere per quanto tempo

    possibile.Sono solo le chiappe flaccide e schiacciate di questa gente che dobbiamo emarginare!
    http://pratico.splinder.com
    Prat

  2. Disorder79 says:

    Non sono buonista nè anima bella. Sono parte della minoranza in questione e sono incazzato.
    Le chiacchiere stanno a zero: le discriminazioni in Italia esistono e i pipponi fuffosi rigira-frittata o divaganti mi innervosiscono, quando non mi lasciano indifferente.

    Ah, per lasciare il proprio parere in giro consiglio di imparare a utilizzare meglio il copiaincolla: con un rigo saltato ogni due, più che un commento, sembra un sonetto.

  3. nosleeeper says:

    appunto mia anima bella, a me sembra piuttosto che questa “rivoluzione” culturale da sit-com all’italiana rimanga solo e sempre in Tv, e per di più non fa nemmeno ridere.
    Nei fatti però a me non interessa essere un esempio buono, le minoranze devono essere sempre più educate della maggioranza per avere pari dignità di esse. IO voglio essere libero di sbagliare, di essere egoista e stronzo, avido e malpensante se mi va, e libero soprattutto di sapere che tutto ciò che mi riguarda non discende da ciò che faccio a letto, così come non dipende dalla mia origine geografica.
    Che in Incantesimo, in fascia super protetta o nel Posto al sole, diano quote margayeting per la fidelizzazione del pubblico a me ne non me ne fotte un beneamato, anche le pubblicità vanno a stuzzicare chi più è disposto a spendere. Questo perché, è vero, nella condizione in cui non si può che badare che a se stessi (bel privilegio), allora si è per forza più ricchi e si può spendere di più, generalizzando. Ma che non ci siano politiche corrette per la famiglia non è un problema nostro. Ben vengano, se siamo capaci di formularle senza però infamare persone che non vogliono distruggere nulla, bensì creare qualcosa! Io intanto non voglio accontentarmi di essere tollerato, ma VOGLIO essere tutelato e soprattutto senza più attendere liste di priorità. Se si vuole salvare la famiglia lo si deve fare su doppio binario

    Dulcis in fundo, è bene ricordare che i ricchi privilegiati delle lobby gay pagano le tasse anche per chi ha famiglia: qui però i tesoretti non vengono utilizzati per serie politiche familiari bensì per i mille euro alla nascita di un bambino con cui non ci si compra nemmeno i pannolini per i primi mesi. La gente ha bisogno di case, di aiuti per arrivare a pagare l’affitto, o almeno di asili nido gratuiti…al family day, invece, ci si è preoccupati unicamente di dire no ai DICO. Wow.

    NoSleeper

  4. Disorder79 says:

    NS, sottoscrivo tutto quanto.

  5. simbax says:

    in giro su youtube c’è l’inchiesta della bbc sui preti coperti dal documento firmato da ratzinger nel 62. è sottotitolata in italiano. l’ho messa da me e invito te e i tuoi lettori a fare la stessa cosa. ciao

  6. Disorder79 says:

    Sì, sono rimasto lontano per quasi 2 gg dal blog ma avevo intenzione di scrivere un post anche io in merito (non importa se simile a quello di tanti altri). Lo farò a breve.

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