The Primary 5 – High Five

The Primary 5: High Five (Neon Tetra/Goodfellas, 2008)

Sembra la perfetta “favola indie pop”: un musicista (lo scozzese Paul Quinn) che abbandona una solida carriera come batterista, comprendente una permanenza di qualche anno nei Teenage Fanclub (oltre a quella nei Soup Dragons), per un lavoro “normale” (postino); ma poi ci ripensa e si ributta nella mischia, cimentandosi per la prima volta con canto/composizione/chitarra e dando vita a un progetto tutto suo, The Primary 5. Ne vengono fuori tre album in quasi altrettanti anni, che ottengono un buon riscontro di critica pur senza mai “svoltare”: l’ultimo è questo High Five, in cui Guinn rimedia all’addio dei compagni d’avventura originari con l’aiuto di vecchie e nuove conoscenze a basso, chitarra elettrica e produzione (tra gli altri figurano nei credits Andy Bell degli Oasis e i Teenage Fanclub Blake e McGinley). Il risultato è una mezzora di indie-pop da manuale, in cui riecheggiano la tradizione britannica e scozzese in particolare (in primis l’ex gruppo di Guinn), ma anche il pop byrdsiano e cesellato degli Shins (sua icona dichiarata). Canzoni semplici dagli accordi carezzevoli, finte sfuriate elettriche a scuotere ogni tanto (Lost and ConfusedRewind), melodie struggenti (So Much to Find) o semplicemente nostalgiche (I Wonder Why). Dieci pezzi fuori dal tempo da riascoltare senza stancarsi, per quello che è uno degli ascolti più piacevoli del 2008, alla faccia della formula abusata. Ma quelle indie pop sono sempre favole dolci-amare: neanche il tempo di apprezzare High Five che già Paul Guinn sul suo myspace annuncia il capolinea del gruppo. È contento così, dice. Beh, anche chi scrive è contento e ringrazia (mentre rimette il disco daccapo, di nuovo).

myspace

[ già su http://www.vitaminic.it ]