I feel 00’s

Nel 2012 e con ormai un po’ di esperienza di mixaggi e selezioni “live” alle spalle, era forse arrivata l’ora di dare uno straccio di svolta multimediale alla mia presenza online: ecco che quindi, dopo anni di colpevole disinteresse a quel che internet offriva in proposito, mi sono guardato intorno e iscritto a Mixcloud, un sito che a differenza di altri servizi di streaming audio (come ad esempio Soundcloud) è concepito proprio per permettere la diffusione di mix, mixtape e programmi radio contenenti musica  altrui. Il sito è piuttosto “tag-nazi” nella fase di upload, richiedendo artista e titolo di tutte le tracce e anche di indicare l’inizio e la fine di ognuna: tutto ciò nell’ottica di ricompensare i vari autori (quando possibile, immagino) in modo preciso, a seconda  degli effettivi ascolti di ogni pezzo. Insomma, parrebbe un sito che sfrutta in modo legale ed equo (anche se immagino non arriveranno grandi fiumi di denaro ai musicisti…) lo streaming, modalità di ascolto in digitale sempre più diffusa (ovviamente non è possibile scaricare).

Per esercitarmi/cominciare, ho caricato – la trovate anche sotto – questa piccola selezione senza troppe pretese (11 pezzi per 45 minuti scarsi) dall’atmosfera piuttosto estiva, un misto di novità degli ultimi due anni e classici anni ’00 (da cui il titolo) che magari potrà consolare chi come me vorrebbe passare questi mesi caldi all’Hana-bi di Marina di Ravenna e invece riesce solo a farci un salto ogni tanto.

La qualità audio è “streaming”, ovvero niente di che, ma poteva andare molto peggio visti i mezzi di fortuna dell’esordio (per non parlare delle sette camicie sudate per riuscire a embeddare il tutto qui su WordPress.com…). Cercherò di fare di meglio con i prossimi (?). EnJovi.

I feel 00’s
1. The Rapture – Blue Bird
2. Friendly Fires – Hawaiian Air
3. Santigold – Disparate Youth
4. Passion Pit – Moth’s Wings
5. MGMT – Kids
6. Caribou – Odessa
7. Jens Lekman – Sipping On The Sweet Nectar
8. Chewingum – Il neorealismo del lunedì
9. Cansei De Ser Sexy – Let’s Make Love And Listen To Death From Above
10. Hot Chip – I Feel Better
11. The Postal Service – Such Great Heights

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Friendly Fires – Friendly Fires

Friendly Fires – Friendly Fires (XL, 2008)

C’era bisogno, a fine 2008, dell’avvento di un ennesimo gruppo punk-funk? Se risponderete d’istinto NO! a questa domanda, probabilmente delle due l’una: onon avete ancora ascoltato l’omonimo album di esordio degli inglesi Friendly Fires, oppure l’ondata punk-funk l’avete mal tollerata in toto fin dall’inizio. Il suono DFA (e relative radici) nella sua incarnazione più pop e i nomi di !!!, Rapture e Lcd Soundsystem (o degli ormai innumerevoli epigoni) sono infatti i primi riferimenti che saltano alle orecchie all’ascolto di queste canzoni. Primi, non unici: se brani come Strobe e On Board sono esplicitamente debitori dei !!! (ed è la somiglianza più forte), se il tributo (vocale e non) ai Talking Heads di In the Hospital è evidente, se in Jump in the Pool e Lovesick si ritrova la catchiness dei primi Rapture, c’è spazio anche per pezzi electro-pop tamarri che ricordano di volta in volta Soulwax (White Diamonds), CSS (la base di Skeleton Boy), persino Scissor Sisters (il falsetto e i ritmi ruffiani di Photobooth). In pratica un bignami furbetto di quasi tutto il pop-rock ballabile di successo degli ultimi anni. Il punto è che la scarsa originalità stilistica (anche nella voce di Ed Macfarlane) non inficia affatto la riuscita delle canzoni, tanto che tra tutte e dieci si fa fatica ad additarne una più debole. Basta avere le idee chiare su cosa si cerca: quello del trio britannico è un disco di pop immediato e senza pretese che centra il suo scopo, ovvero far ballare e divertire dall’inizio alla fine. E con il singolo Paris concede anche un momento romantico (l’esplodere del dolce ritornello “and every night we’ll watch the stars / they’ll be out for us“), in cui guardarsi magari negli occhi – senza alcun bisogno di abbandonare la pista.

myspace
il video di Paris
l’intervista di Ed Macfarlane a Drowned In Sound, con i retroscena sulla registrazione di ogni singola canzone

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